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Morto Mino Favini, storico dirigente delle giovanili del Como: calcio in lutto

Soprannominato "Il Mago di Meda" aveva scoperto e lanciato talenti del calibro di Borgonovo, Zambrotta e Pazzini

Foto: Twitter/Atalanta da Today

Calcio italiano e comasco in lutto: è morto Mino Favini, uno dei più stimati scopritori di talenti del calcio italiano. 
E' scomparso all'età di 83 anni: prima giocatore dell'Atalanta dal 1960 al 1962 e poi responsabile del settore giovanile della squadra bergamasca per 20 anni.

Nato a Meda, giocò anche per tre stagioni nel Como a metà degli anni Cinquanta, poi si dedicò alla carriera di dirigente nei settori giovanili, scoprendo decine di giocatori poi arrivati in serie A e in nazionale, tra cui Stefano Borgonovo, Gianluca Zambrotta, Pazzini, Pellizzoli, Consigli, Bellini, i gemelli Zenoni, Padoin, Donati, Tacchinardi, Montolivo, Bonaventura, Morfeo, Gabbiadini, Zaza, Filippo Inzaghi.

Il ricordo del Como 1907

Sul suo sito ufficiale, il ricordo della società azzurra: "Mino è stato l’artefice del grande settore giovanile bianco-blu negli anni d’oro. I principali risultati arrivarono proprio a Como, dove ha lavorato per 20 anni, dal ’71 al ’91, diventando presto responsabile dell’intero settore giovanile. Vero e proprio simbolo di Orsenigo, con lavoro, dedizione, pazienza e fiducia nei giovani è stato l’anima di quel Como fucina di talenti. Passò poi all’Atalanta nei primi anni ’90, continuando a ottenere grandi risultati. Tutta la dirigenza e la società ne piangono la scomparsa. Un grande Uomo, il cui nome rimarrà per sempre scolpito nella nostra Storia".


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