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Lo sfogo di Beatrice da Como: 40 ore a settimana per 700 euro al mese. Scoppia la discussione

"Non sono i giovani che non hanno voglia di lavorare"

Repertorio

"Ti chiamano per un lavoro: vogliono che fai 40 ore, magari con straordinari a 700 euro al mese. Ma come fanno a bastare se hai una casa da mantenere, le bollette da pagare, la spesa da fare e magari sopraggiunge qualche imprevisto? Non sono i giovani che non hanno voglia di lavorare. È questo Paese che fa schifo!"

Poche parole, ma sufficientemente esaustive per descrivere quella che purtroppo sembra essere la situazione di molti giovani (e non solo) che cercano lavoro. Tante ore di lavoro e stipendi bassissimi che, parliamoci chiaro, non permetterebbero a nessuno di vivere, specialmente in una città come Como dove gli affitti (come ha spiegato anche l'ultimo sondaggio) sono davvero alti. Le riflessioni amare di Beatrice stanno facendo riflettere molte persone sulla pagina Facebook Sei di Como se... dove spesso si intavolano discussioni utili e che danno grandi spunti di riflessione. Se le risposte e le considerazioni sono per la maggior parte contro questo tipo di sfruttamento sul lavoro (per la retribuzione troppo bassa) non manca chi pensa che "per farsi le ossa" bisogna accettare anche questi lavori perché, fino a prova contraria, 700 euro non piovono dal cielo. 

"Vedo che la maggior parte di voi dice che sono meglio 700 euro che niente. Finché si ragiona così le cose non cambieranno mai, lasciate questi "signori" a lavorare da soli, o chiudono oppure adeguano gli stipendi. La loro forza è che troveranno sempre qualcuno che accetterà, quindi non cambierà mai nulla", questa una delle tante risposte. Sono in molti però a scrivere anche che i lavori vanno comunque accettati, senza lamentarsi troppo, considerandoli come un punto di partenza per avviare la propria carriera. 

"Ricordo ancora il mio primo stipendio: 164.000 lire al mese. Erano più di 40 ore ma ero felice, finalmente avevo un lavoro. Se mettevi i risparmi in banca ti davano il 13% di interesse. Mi sono rimboccata le maniche. L’obiettivo era sempre cercare di meglio e risparmiare per far fruttare i soldi. Oggi sono felice di quei 70/80 euro al mese. Mi hanno insegnato ad essere umile, anche oggi che ho un reddito buono. Ma la cosa più importante è che nella vita mai un giorno sono stata senza lavorare. A volte anche due/ tre lavori …. Così ho realizzato e sto realizzando i miei sogni.Ovviamente non esiste solo il cercare un lavoro.Sono stata dipendente per tanto, poi mi sono resa indipendente. È molto più bello essere liberi però poi il lavoro te lo devi creare tu, decidi quanto ti pagano, il rischio è altissimo. Mai tornerei dipendente, ma è da lì che ho imparato come si diventa indipendente". 

"Chi ha abbastanza rispetto per sè stesso da dare valore al proprio tempo e lavoro", rimarca una ragazza. Ma c'è sempre chi pensa il contrario e domanda: "Quindi cosa preferisci fare? Trastullarti a casa sul divano? Vorrei capire...". 

Preferisco trovare un lavoro che mia dia dignità. È l'ultima risposta. Che fa riflettere su un sistema che spesso la dignità non sa nemmeno cosa sia. 


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