Tutti, o quasi, i candidati sindaco di Como riuniti nello stesso luogo, nello stesso momento, per parlare, dibattere e confrontarsi sul tema dello sport. E' successo ieri in biblioteca a Como in occasione della serata organizzata dal Panathlon Club di Como. L'incontro-confronto è durato circa 3 ore. La partenza, a dire il vero, non è stata molto sprintosa, a causa dell'elevato numero di candidati ai quali è stato dato modo di rispondere a turno a una prima domanda, poi però la serata ha riservato momenti di frizzante dibattito e a tratti ha acceso gli animi dei candidati che si sono trovati a discutere tra loro anche con toni non propriamente pacati. In platea assistevano all'incontro numerosi rappresentatnti e responsabili di asssociazioni e società sportive comasche.

Unici assenti tra i candidati erano Mario Pastore (candidato sindaco per la coalizione composta da Polo di Centro, FLI, Uniti per Como e Movimento Autonomo per Como) e Roberto Colussi (candidato per La Destra).

I temi toccati sono stati principalmente quattro: lo stadio (da spostare o ristrutturare?), le difficoltà economiche delle società sportive, la cittadella dello sport, la situazione della manutenzione (carente) dei piccoli impianti sportivi già esistenti. Non sta certo a noi di QuiComo dire chi sia stato il candidato sindaco che abbia risposto meglio alle domande del giornalista-moderatore Giorgio Civati e a quelle del pubblico. Noi ci siamo limitati a riprendere con la videocamera più o meno l'intera serata. La mettiamo a disposizione di chiunque abbia voglia di conoscere meglio il pensiero e gli impegni di ciascun candidato sindaco riguardo allo sport. Anche se, a dire il vero, per molte cose sono sembrati trutti d'accordo. Per esempio tutti d'accordo nel sottolineare e ribadire la funzione sociale dello sport; tutti d'accordo nel dire quanto sia fondamentale dare maggiore attenzione e sostegno alle piccole società dilettantistiche; tutti d'accordo nell'esprimere forti dubbi sulla necessità reale di realizzare la cittadella dello sport a Muggiò.