Politica

Marco Butti scrive a baristi e ristoratori comaschi: anche per lui alcune regole sono incomprensibili

A 3 giorni dalla zona gialla l'assessore al Commercio dedica un pensiero agli esercenti

Forse lui può permettersi di essere più sincero e obiettivo di altri, poiché militando in Fratelli d'Italia non deve fare i conti con gli equlibri politici che si riverberano a livello governativo. FdI, come pochi altri, pur avendo allenaze a livelli comunali e regionali, non è al Governo del Paese. Così l'assessore Marco Butti dedica dalla sua pagina Facebook un pensiero ai baristi e ristoratori comaschi, spiegando che anche per lui alcune regole risultano incomprensibili. Incomprensibile, per esempio, il motivo per cui non sia stata adottata una regola di contingentamento anche per i posti a sedere all'interno del locali.

"A 3 giorni dall’entrata in zona gialla - scrive Butti - un pensiero a bar e ristoranti che dovranno nuovamente comunque cimentarsi con regole assai rigide, nonostante ingenti investimenti fatti già nel corso del 2020, per adeguarsi alle norme post lockdown, anche per garantire sicurezza e rispetto dei protocolli all’interno dei locali". 
"Resto convinto - continua - le misure introdotte comporteranno per alcune di realtà l’impossibilità di tornare ad un pizzico di normalità, non potendo disporre di dehors e spazi all’aperto, pur con lo sforzo doveroso di tutte le Amministrazioni locali che, indipendentemente dal colore politico, si sono adoperate e si stanno adoperando per provare a dare una risposta a tutti". 

"Considerata la difficoltà oggettiva a poter accontentare tutti, si fatica a capire come mai non siano state adottate regole con contingentamenti per l’interno, tenuto conto che, in altri settori, , si potrà tornare anche all’interno. Per questo non resta che affidare le sorti delle riaperture alle condizioni meteo.....come dire "Giuliacci pensaci tu!". Quanto al tanto dibattuto coprifuoco è acclarato che il Comitato Tecnico Scientifico, solitamente usato come scudo protettivo davanti a decisioni “scomode”, abbia dichiarato di non averne mai parlato e discusso, rimandando la scelta ad una precisa volontà politica. A tale riguardo lasciano il tempo che trovano i post, i cinguettii e le dichiarazioni di chi si lamenta per la decisione, pur avendo il proprio partito rappresentato al Governo".


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