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Grande mostra, deficit di 53mila euro. "Paghi il dirigente"

Gli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti della grande mostra di Villa Olmo dedicata a Boldini sono stati inferiori alle aspettative: 482.140 euro anziché 560mila euro. A conti fatti la grande mostra di Villa Olmo ha maturato un disavanzo...

Gli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti della grande mostra di Villa Olmo dedicata a Boldini sono stati inferiori alle aspettative: 482.140 euro anziché 560mila euro. A conti fatti la grande mostra di Villa Olmo ha maturato un disavanzo di bilancio di 53.076 euro. Chi pagherà questo deficit? L'assessore alla Cultura del Comune di Como, Sergio Gaddi, non ha avuto dubbi oggi in commissione bilancio: "Pagherà Csu". Pagherà, cioè, la società partecipata del Comune alla quale è stata affidata la gestione e l'organizzazione operativa della maxi rassegna. Il consigliere Massimo Serrentino, però, ha riportato un parere dei revisori dei conti di Palazzo Cernezzi che affermerebbero che l'eventuale sbilancio dovrebbe essere a carico del dirigente che ha firmato il contratto per l'affidamento della grande mostra (contratto firmato dal Capo di gabinetto Tullio Saccenti e dal presidente di Csu Mariano Montini) "poiché tale parere afferma che il Comune non può avere un bilancio in perdita". Gaddi ha ribadito che il deficit sarà a carico di Csu e che "non si è mai visto che un dirigente paghi di persona un disavanzo di un'amministrazione". A questo punto i toni si sono accesi, fino al punto in cui Gaddi, incalzato da Serrentino, gli ha detto: "Non capisco perché ti dia così fastidio il successo delle nostre mostre". Apriti cielo, Serrentino ha finito con l'uscire dalla stanza su tutte le furie.

Gaddi ha evidenziato come il contributo che il Comune ha dato per la grande mostra 2011 è stato "di 57.400 euro, cioè il 5% del costo totale. Tanto è costata alla collettività la grande mostra, una cifra esigua se si considera che altri Comuni stanziano fino al 60% del costo totale di una rassegna". Gaddi ha poi aggiunto che "qualora fosse confermato il deficit, il Comune avrebbe speso solo il 10% sul costo totale, una cifra che resta comunque esigua".

Tutti i commissari hanno, del resto, confermato il loro appoggio alla grande mostra e hanno ribadito l'opportunità di proseguire anche nei prossimi anni. Tuttavia non sono mancate altre polemich. In commissione il deficit della mostra non è stato il solo tema che ha scaldato gli animi. Sul tavolo, oggi, è finito anche il caso parcheggi di Villa Olmo. Infatti, i posteggi a pagamento di Villa Olmo hanno fruttato nel periodo dei quattro mesi di rassegna 41.519 euro. I proventi dei parcheggi erano stati inseriti nelle voci del bilancio di previsione. Donato Supino (Prc) ha commentato in commissione: "I ricavi dei parcheggi dovrebbero servire a finanziare il settore della mobilità e, appunto, dei parcheggi. Non dovrebbero servire per finanziare la mostra. In questo modo è come se Csu desse un contributo di 41mila euro per la grande mostra e questo equivale a dire che il contributo del Comune non è solo di 57.500 euro, votati dal consiglio, ma di quasi 100mila euro".

Le entrate della mostra: 482.140 euro dalla vendita dei biglietti; 39.742 euro royalties, book shop e catalogo; 28.137 euro guide e audioguide; 19.900 canone bar; 6.173 euro teatro e laboratori; 41.519 parcheggi; 316.567 euro sponsor.

I costi della mostra: 348.538 prestiti opere, trasporti, assicurazioni e incarichi; 312.572 euro comunicazione, ufficio stampa e sito web; 382.867 euro servizi e spese varie; 10.677 iva indetraibile.