Politica

Bossi a Cantù: "Amministrative difficili, ma avremo belle soddisfazioni"

Umberto Bossi arriva anche a Cantù per sostenere la candidatura di Nicola Molteni. Al ristorante “Il Capolinea”, i vertici del partito si sono riuniti attorno all’ex segretario e al candidato sindaco per parlare della Lega in generale e delle...

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Umberto Bossi arriva anche a Cantù per sostenere la candidatura di Nicola Molteni. Al ristorante “Il Capolinea”, i vertici del partito si sono riuniti attorno all’ex segretario e al candidato sindaco per parlare della Lega in generale e delle amministrative in particolare. Sulle amministrative, Bossi sa bene che la partita sarà piuttosto difficile: “Perderemo da qualche parte, ma avremo anche delle belle soddisfazioni”. Insieme a lui, oltre al candidato Molteni, anche il vicepresidente della Regione Lombardia, Andrea Gibelli, il coordinatore nazionale Giorgetti e il segretario provinciale Cristian Tolettini. In sala, anche il sindaco di Cantù Tiziana Sala, Edgardo Arosio, il presidente della Provincia di Como Carioni e il candidato sindaco per la Lega di Como, Alberto Mascetti. Durante il comizio, Bossi ha parlato di alcune tematiche che aveva già affrontato durante l’incontro a Como avvenuto pochi giorni fa: bersaglio principale, il governo Monti. E anche la stampa. Non esita, infatti, a definire i giornalisti “Quattro gatti privilegiati. La stampa andrà avanti a infangare perché riceve gli ordini”. Secondo Bossi, infatti, la Lega avrebbe pagato con l’inchiesta giudiziaria tutt’ora in corso, quella che l’ex segretario giudica “L’unica vera opposizione al governo delle banche”. Ha chiesto ai militanti di firmare anche alcune leggi di iniziativa popolare, tra cui una che vieterebbe il soggiorno obbligato: “ Stop al soggiorno obbligato, perché favorisce l’infiltrazione mafiosa”.

Naturalmente, ha ribadito la volontà, da parte dei popoli padani, di formare un’unica, grande nazione. A questo proposito, anche il vicepresidente Gibelli parla di un progetto in corso con altri popoli dell’Europa centrale, ovvero una specie di regione allargata che si approssima a ridosso dell’arco alpino. Inoltre, Bossi lancia anche l’idea di un grande progetto di cui si verrà a conoscenza fra qualche tempo: “Quando viene te ne accorgi, non voglio dirti troppo, sai la felicità di scoprirlo. I miracoli si possono fare”, dichiara alle nostre telecamere. Sull’ipotesi di voto a ottobre, invece, sostiene: “Non è mai avvenuto, fin’ora non c’è mai stato”. Una battuta, infine, la riserva anche ai grillini: “Dicono che hanno lo spirito della lega delle origini? Allora sono vecchi di vent’anni”.