Politica

15mila euro per Coordinamento della pace: bagarre in consiglio

Polemica e serrata discussione nell'aula del consiglio comunale di Como, lunedì sera, sulla delibera per l'adesione del Comune al Coordinamento comasco della pace. A tenere banco è stato soprattutto il punto della delibera che dispone di erogare...

Polemica e serrata discussione nell'aula del consiglio comunale di Como, lunedì sera, sulla delibera per l'adesione del Comune al Coordinamento comasco della pace. A tenere banco è stato soprattutto il punto della delibera che dispone di erogare quasi 15mila euro al coordinamento. Per la precisione la delibera (approvata con i soli voti di maggioranza) dispone di "aderire al Coordinamento comasco per la par la pace accettando di rispettare contestualmente l'atto costituivo e lo statuto e di rinnovare l'adesione al Coordinamento nazionale degli Enti locali per la pace e i diritti umani di Perugia, corrispondendo le relative quote di adesione e rispettivamente euro 13.642,08 ed euro 1.000 per l'anno 2013; in particolare la quota di adesione al Coordinamento comasco per la pace può essere erogata valorizzando in parte servizi e beni che il Comune può mettere a disposizione per la realizzazione delle attività programmate congiuntamente".

Dall'opposizione sono giunte numerose critiche da diversi consiglieri. In particolare è stata contestata l'opportunità di erogare simile cifra per una tematica giudicata non prioritaria. Francesco Scopelliti (Pdl) ha commentato: "Se questo Coordinamento servisse ad evitare che un solo proiettile colpisse una persona, io stanzierei anche metà del bilancio comunale, ma sappiamo che non è così". Anche Laura Bordoli e Marco Butti (gruppo misto) hanno espresso l'inopportunità di erogare simile cifra. in particolare Butti ha chiesto il motivo dell'adesione al Coordinamento per la pace e non a un altra realtà che si occupa delle stesse tematiche. Marco Servettini (Amo la mia città), Italo Nessi e Marco Tettamanti (Como Civica) hanno difeso e sostenuto il valore dell'adesione al Coordinamento.

Dall'opposizione è stato, quindi, proposto un subemendamento (presentato da Ada Mantovani di Adesso Como e firmato da Mario Molteni, Luca Ceruti e altri) a un emendamento della maggioranza per chiedere che il 50% della cifra da erogare al Coordinamento fosse attinto ai gettoni di presenza dei consiglieri e alle indennità di sindaco e assessore, ma la proposta non è stata accettata e non è stata nemmeno messa in discussione. per protesta l'opposizione è uscita tutta dall'aula.