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Un nuovo luogo dedicato a un altro grande comasco: inaugurata piazza Piercesare Bordoli

Una vita spesa al servizio del territorio: chi era il fondatore della Famiglia Comasca

Como ha ufficialmente un luogo dedicato alla memoria di uno dei suoi grandi e illustri cittadini: è stata inaugurata alle 11 del 2 ottobre 2021 Piazza Piercesare Bordoli. La cerimonia, che ha visto la partecipazione di importanti istituzioni - in primo luogo, ovviamente, il Comune di Como con il sindaco Mario Landriscina - è stata trasmessa in diretta streaming per raggiungere la città giapponese di Tokamaci, gemellata con Como.

Il sindaco nelle sue parole di ricordo ed encomio verso Bordoli ha voluto non solo ricordare le sue qualità umane ma anche i concreti progetti che hanno contraddistinto il suo impegno e il suo amore per il territorio comasco". 

Una vita al servizio della comunità

Bordoli haa speso la sua vita lavorativa nel settore bancario, diventando direttore del Banco Lariano. Nel frattempo nel 1969 ha fondato la Famiglia Comasca insieme a Venosto Lucati, Piero Collina, Giordano Azzi, Libero Locatelli, Gisella Azzi, Bernardino Malacrida, Mario Minella, Gianni Levoni, Giuseppe Tocchetti, Giovanni De Simoni, Gian Giuseppe Brenna.

"Ha presieduto l’associazione per ben 27 anni - ha spiegato Landriscina - ed è soprattutto grazie alla sua dedizione, alla sua conoscenza e alla sua visione che la Famiglia Comasca è diventata effettivamente una “famiglia”: la famiglia dei comaschi, nella quale la comunità può ritrovare le proprie radici, riconoscersi e riconoscere ciò che fa parte della propria identità. E proprio come un padre di famiglia, Bordoli ha accompagnato la città in un lungo percorso di riscoperta e valorizzazione di ciò che le è proprio, facendo memoria delle sue radici e attualizzandole, tratteggiandone delicatamente l’identità unica e irripetibile, intervenendo non solo per conservare le tracce del passato, ma per rispondere alle necessità del presente con la consapevolezza del percorso di una comunità antica".
Impossibile, poi, non menzionare le benemerenze di cui Bordoli è stato insignito, come l'Abbondino d’Oro nel 1996 (ne ha ritirato un secondo assegnato alla Famiglia Comasca nel 2013, l’anno prima della sua morte).

Importanti e concreti progetti realizzati

Landriscina hapoi ricordato alcuni dei progetti da lui promossi insieme e attraverso l’associazione: "Ha rinnovato e rinsaldato il gemellaggio con la città giapponese di Tokamachi, con cui ha sempre mantenuto un solido rapporto, ha promosso il restauro degli affreschi nell’altare della Madonna della Basilica di San Fedele, il restauro degli affreschi sulla cupola di Sant’Abbondio, il restauro della quadreria del Sant’Anna, il restauro di un affresco della chiesa al San Martino, la ripresa della sezione dialettale con la pubblicazione di una grammatica e poi di un vocabolario di comasco, purtroppo giunto a compimento postumo, e si è impegnato per il recupero del piroscafo Patria".

"Questa piazza - ha inoltre spiegato il sindaco di Como - è stata scelta proprio perché vicina alla sede dell’associazione con la quale ha operato appassionatamente per la nostra città. La targa a Piercesare Bordoli lo renderà parte di quella memoria che tanto si è impegnato a conservare viva e a tramandare". Infine, Landriscina ha ringraziato tutti coloro che sono intervenuti alla cerimonia: "A partire dal presidente della Famiglia Comasca Adriano Giudici e dalla vicepresidente Rita De Maria, la prima promotrice di questa intitolazione, il socio fondatore della Famiglia Comasca Alberto Longatti, la famiglia Bordoli, la Banda Baradello che ha accompagnato questo momento particolarmente significativo per la comunità".


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