Economia

Confesercenti contro il Comune di Como: "Sanzioni vergognose"

Confesercenti prende le difese dei commercianti che si ritrovano a pagare a Ica (la società che si occupa della riscossione dei tributi per il Comune di Como) sanzioni (considerate spropositate) che vanno dal 15 al 30 per cento per i ritardati...

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Confesercenti prende le difese dei commercianti che si ritrovano a pagare a Ica (la società che si occupa della riscossione dei tributi per il Comune di Como) sanzioni (considerate spropositate) che vanno dal 15 al 30 per cento per i ritardati pagamenti della tassa per l’occupazione del suolo pubblico.

Dure le critiche espresse da Claudio Casartelli, presidente di Confesercenti, nella conferenza stampa che si è svolta questa mattina al Mercato Coperto di via Mentana a Como: “Abbiamo scelto il mercato coperto per parlare di questa situazione perché vogliamo avvinarci ulteriormente agli esercenti per rappresentare quelle che sono le loro problematiche. Queste sanzioni sono una vera e propria vergogna”.

“Ormai non riusciamo più a interagire con le istituzioni, per questo negli ultimi anni sono nati dei comitati spontanei – ha spiegato Casartelli - Si tratta di sanzioni che partono dal 15% e vanno a salire, non sono sanzioni commisurate e in linea con il reale costo che dovrebbero avere”.

Se un esercente paga in ritardo di qualche giorno si ritrova a dover pagare a Ica una sanzione del 15% per i primi quindici giorni di mancato pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico che diventa del 30% dal trentesimo giorno in poi.

“Non c’è stata una revisione del regolamento che risale agli anni Novanta come avevamo suggerito al Comune di Como che ora si ritrova ad applicarlo alla lettera senza un minimo di buon senso – spiega il presidente di Confesercenti - Un esercente che paga in ritardo di qualche giorno dovrebbe avere una sanzione di qualche decimo di percentuale e non sanzioni che partono dal 15% per poi salire”.

Ica applica il regolamento approvato dal Comune e le relative tariffe, per questo motivo Confesercenti chiede all'amministrazione del sindaco Mario Lucini di rivedere al più presto tale regolamento.

“Il Comune deve mettere mano al regolamento e specificare a Ica che non può applicare sanzioni così alte e chiedere al massimo quelli che sono gli interessi reali che percentualmente sono del 1% o del 2% per chi paga in ritardo di qualche giorno perché magari non può pagare – continua Casartelli - Il ritardo nel pagamento non dovrebbe scaturire sanzioni così importanti, in un giorno si rischia di maturare 300 o 400 euro di sanzione”. Sono una decina gli esercenti del Mercato Coperto che hanno ricevuto questo tipo di sanzione da parte di Ica. I fratelli Marelli, Guido e Maurilio, hanno un banco al mercato coperto (gestito dalla loro famiglia dal 1934) e non hanno mai avuto problemi. Fino ad oggi: per un giorno di ritardo nel mancato pagamento della tassa del suolo pubblico hanno ricevuto una sanzione da Ica che ammonta al 15% e hanno dovuto pagare 1.600 euro. Stesso discorso anche per Pietro Santamaria, l’unico esercente che ha deciso di non pagare la sanzione a Ica per il mancato pagamento. “Mi è arrivata una sanzione di 177 euro per un solo giorno di ritardo nel pagamento della tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Dovrò pagare una mora che va dal 15% al 30% per ogni giorno di ritardo ma non intendo farlo”.

“Ica vuole fare cassa – ha concluso Casartelli – ma la responsabilità è del Comune che applica un regolamento del 1990 senza tener conto che i tempi sono cambiati”.