Vendita Acsm, il voto di due commissioni comunali: risultati opposti e proteste
Se fosse servita ancora qualche prova della spaccatura politica che sta determinando la possibile vendita delle azioni di Acsm Agam ad A2A, il doppio voto di oggi in Comune a Como è altamente esemplificativo. Nella giornata in cui due Commissioni...
Se fosse servita ancora qualche prova della spaccatura politica che sta determinando la possibile vendita delle azioni di Acsm Agam ad A2A, il doppio voto di oggi in Comune a Como è altamente esemplificativo. Nella giornata in cui due Commissioni consiliari insieme (Bilancio e Società partecipate) si sono riunite per ascoltare la relazione del presidente della stessa A2a, Giovanni Valotti, sulle motivazioni per cui la multiutility milanese-bresciana ritiene strategica la società comasca e poi per votare la delibera che sancisce la cessione dell'8% del pacchetto azionario in mano all'amministrazione, si sono registrati due risultati clamorosamente opposti (ancorché non vincolanti sotto alcun profilo).
Le commissioni, a dispetto della riunione congiunta, hanno poi votato separatamente sui documenti. Da un lato il voto della Commissione Bilancio ha visto una sonora bocciatura per la delibera con ben 6 no (Laura Bordoli di Ncd, Gioacchino Favara del Pd, Anna Veronelli di Forza Italia, Celeste Grossi di Paco Sel, Alessandro Rapinese di Adesso Como e Raffaele Grieco del Pd) contro i due sì di Marco Tettamanti e Giorgio Selis entrambi di Como Civica; dall'altro, la Commissione Società Partecipate ha visto un solo no (Ada Mantovani di Adesso Como) a fronte dei voti favorevoli di tutti gli altri esponenti di Pd e Como Civica presenti, tenendo conto che Diego Peverelli (Lega) ed Enrico Centiempo (Gruppo misto) avevano lasciato anzitempo la seduta in polemica con l'invito al presidente di A2A ritenuta inopportuna e fuori luogo.