Spunta il super Cantone Como-Lecco-Varese. Maroni: "Ritorno al futuro? Non ho obiezioni"
E se la polemica comasca sulla prossima Area Vasta producesse alla fine un'area vastissima, ben al di là delle singole unioni Como-Lecco o Como-Varese? Il dubbio, o forse la prospettiva, ha trovato nuova forza anche stamane dalla visita del...
E se la polemica comasca sulla prossima Area Vasta producesse alla fine un'area vastissima, ben al di là delle singole unioni Como-Lecco o Como-Varese? Il dubbio, o forse la prospettiva, ha trovato nuova forza anche stamane dalla visita del presidente della Regione, Roberto Maroni, al Tavolo per la competitività per l'occasione riunito al Polo scientifico-tecnologico di Lomazzo. Un momento di incontro tra il mondo politico, imprenditoriale e associativo lariano e il numero uno di Palazzo Lombardia che potrebbe aver fissato un punto nuovo nel caldissimo tema del ridisegno politico-amministrativo dei territori quando le Province saranno definitivamente sparite (il prossimo autunno, se il referendum nazionale confermasse le riforme costituzionali varate da governo e Parlamento).
Al di là del malcontento comasco per lo schema di riforma regionale che ipotizza la Lombardia divisa in 8 Cantoni e vedrebbe Como essenzialmente unita a Varese e non a Lecco come invece si chiede a gran voce sul Lario (oltre ad alcuni "spicchi" di Lago destinati all'area di Sondrio) in queste ore sembra prendere piede un'opzione-bis ben più corposa: un unico grande Cantone che riunisca tutti i 3 territori in questione, cioè Como, Lecco e Varese, con la nascita di un gigante politico e forse ancor più economico con pochi o nessun eguale in Italia. Su questa prospettiva - che dovrebbe comunque ottenere il via libera da Roma ma che, nel caso, potrebbe persino produrre un ridisegno delle nuove Ats in campo sanitaria - si è espresso Maroni al termine del Tavolo e dopo la visita al Polo scientifico.