Dopo la lettera di Vanossi: da Guerra a Cassani, il turismo esce dall'agiografia
Agitare - positivamente, pare - le acque nel cuore d'agosto. Non male la (piccola) impresa del sindaco di Merone e consigliere provinciale con delega al Marketing territoriale, Giovanni Vanossi con questa articolata lettera pubblicata ieri. Un...
Agitare - positivamente, pare - le acque nel cuore d'agosto. Non male la (piccola) impresa del sindaco di Merone e consigliere provinciale con delega al Marketing territoriale, Giovanni Vanossi con questa articolata lettera pubblicata ieri. Un messaggio che volutamente è stato definito "non al miele" perché, partendo dall'assunto che il settore turistico è certamente già un motore trainante dell'economia e dello sviluppo del territorio, esce dalla mera autocelebrazione sovente debordante negli ultimi tempi. Non per nulla, Vanossi - riconoscendo i successi e i progressi del turismo sul Lario - non esista a parlare di alcune "aree dimenticate", di "forte preoccupazione nella grande cintura comasca", di "una politica per troppo tempo assente", di "frammentazione e pressapochismo", invocando su tutto un nuovo sistema sinergico tra pubblico e privato e invitando a creare momenti che vadano oltre il singolo evento ma abbiano la forza e la capacità di radicarsi come elementi di attrattività anche fuori dalle stagioni classiche.
Nel breve volgere di qualche ora, il suo intervento ha raccolto i pareri - nei commenti sotto all'articolo, che qui riproponiamo in larga parte - di un deputato e collega sindaco (Mauro Guerra, Pd), del presidente degli albergatori (Roberto Cassani), del consigliere provinciale dem con delega a Musei e Biblioteche (Guido Rovi) e di un imprenditore e coordinatore provinciale di Italia Unica (Daniele Roncoroni, nel partito fondato da Corrado Passera che dal mondo turistico-alberghiero, anche per questioni di tradizione familiare, è tutt'altro che estraneo).
Mauro Guerra - che nella zona della Tremezzina vive il momento d'oro del turismo comasco - dapprima concede totale disponibilità a Vanossi per affrontare assieme i temi evidenziati dal collega sindaco di Merone, ma non esita - la franchezza affilata al parlamentare non manca - ad affermare che "ciò che Como e provincia non hanno ancora imparato è cosa vuol dire costruire un vero sistema turistico".
Parole generiche? No: Cassani da tempo batte pesantemente il tasto della competenza e del know how per lavorare davvero sul settore oltre un pur volitivo dilettantismo, come a dire (senza troppi veli) che oggi di quei due ingredienti servirebbe una forte iniezione, magari a partire dal mondo politico e para-politico. "Per dare risposte immediate ai turisti - aggiunge il presidente degli albergatori - come sostiene giustamente Giovanni, è necessario prima sapere quali sono le domande dei turisti stessi! Senz’altro lo sviluppo turistico delle aree “periferiche” è un’opportunità per tutto il territorio. Una corretta e coordinata gestione della presenza web (multilingue e con traduzioni “serie”) , mobilità, cartellonistica, informazioni sono esigenze primarie che troppo spesso vengono dimenticate da esperti di “marketing territoriale” che spuntano come funghi (ecco che il concetto di prima torna, pure colorito ndr). Lavoriamo insieme e gli obiettivi non sono poi così difficili da raggiungere".
Che sia la volta buona per un territorio che si unisce seriamente, dal pubblico al privato, per creare un sistema turistico che guardi al domani?
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