Il Comune riaccende i lampioni su diga e monumenti. Ma si spengono tondello e Libeskind
La diga stasera: lampioni accesi, tondello in fondo spento In altri tempi si sarebbe evocato lo spirito del ragionier Fantozzi o del suo fedele collega di sventure, Filini. Forse è troppo, ma è certo che quanto sta accadendo nell'area che dal...
La diga stasera: lampioni accesi, tondello in fondo spento
In altri tempi si sarebbe evocato lo spirito del ragionier Fantozzi o del suo fedele collega di sventure, Filini. Forse è troppo, ma è certo che quanto sta accadendo nell'area che dal tondello della diga foranea arriva all'area monumentale dei giardini a lago ha aspetti vagamente comici. La puntata di oggi inizia attorno alle 19.30, quando dal Comune di Como viene diffuso un vittorioso comunicato nella dura lotta all'oscurità in cui da qualche giorno erano finite le zone appena citate (ce ne eravamo occupati con questo articolo).
Pare con l'individuazione di un cortocircuito riparato in emergenza oggi stesso dai tecnici di Palazzo Cernezzi. Il che, effettivamente, non toglie che la rete elettrica della zona rimanga vetusta e a rischio, oltre che bisognosa di ben maggiori interventi di rifacimento, ma di sicuro il risultato odierno è stato positivo. Sembrava dunque destinata a finire l'anomalia di "Life Electric" unico monumento della zona illuminato alla perfezione (grazie a una cabina elettrica dedicata, come avevamo scritto qui), nel contesto del buio totale attorno. Sembrava, appunto.
Perché - come ci è stato prontamente segnalato da diversi lettori - in realtà la riaccensione dei lampioni sulla diga e sui monumenti dei giardini a lago è curiosamente coincisa con lo spegnimento totale dei fari puntati sull'opera di Libeskind. Che, come ci è stato confermato anche dagli increduli Amici di Como, è effettivamente tuttora al buio e lo resterà almeno per tutta questa notte. Semplice coincidenza o comico collegamento tra le riaccensioni e gli spegnimenti, come nella migliore tradizione umoristica italiana? Vista la teorica indipendenza tra la centrale elettrica dedicata unicamente al tondello e all'opera di Libeskind e quella che serve i lampioni della diga e di tutta l'area dei giardini, sembrerebbe prevalere la prima: una fatalità. Ma, in realtà, nel momento in cui scriviamo né dal Comune né dai privati arriva l'esclusione certa di un potenziale legame tra le due vicende. Soltanto domani, con gli accertamenti di entrambe le parti, se ne saprà di più. Nel frattempo, non resta che godersi i chiaroscuri a intermittenza.