Cronaca

Ecco perché l'autosilo di viale Varese non si farà (adesso)

L'ufficialità non possiamo darla perché spetterà alla giunta comunale, tra domani e dopo, inviare la lettera definitiva al costruttore Angelo Majocchi, e fino ad allora nessuno tra sindaco, assessore Spallino e dirigente all'Urbanistica –...

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L'ufficialità non possiamo darla perché spetterà alla giunta comunale, tra domani e dopo, inviare la lettera definitiva al costruttore Angelo Majocchi, e fino ad allora nessuno tra sindaco, assessore Spallino e dirigente all'Urbanistica – comprensibilmente – si sbottonerà. Ma le indiscrezioni più aggiornate e attendibili in merito al futuro dell'ipotizzato autosilo interrato in viale Varese dicono che, almeno per questo mandato amministrativo, l'opera non si farà. Sembra infatti pressoché certo che – con una compattezza politica largamente maggioritaria tra esecutivo e consiglieri comunali – Palazzo Cernezzi non sia disposto, almeno in questa fase, ad accettare il progetto così come prospettato. Due, in particolare, i punti che nell'immediato paiono destinati a congelare l'iter: la volontà dell'amministrazione di cancellare i posti auto in superficie previsti nel progetto Majocchi (oltre 160, a fronte dei 230 che verrebbero realizzati interrati) e la non disponibilità di Palazzo Cernezzi a rinunciare ai circa 500mila euro annui che verrebbero meno nel momento in cui le ruspe eliminassero, benché a fasi, gli stalli blu attuali.

Sulla base di queste osservazioni di merito sull'opera proposta da Majocchi, l'amministrazione scriverà al costruttore. Non – per quanto abbiamo potuto apprendere – con l'obiettivo di bocciare definitivamente il progetto, bensì per affinarlo con calma, trovare una soluzione che cancelli i posti auto in superficie pur senza compromettere l'equilibrio economico complessivo del nuovo posteggio ed evitare un mancato introito giudicato a oggi troppo pesante per le casse municipali. Ma siccome i privati hanno ripetutamente dichiarato che, almeno per quanto riguarda gli stalli in superficie, non è possibile a oggi ipotizzare un taglio drastico, ben si capisce come sia impossibile uno sviluppo verso l'accordo in tempi brevi.

Cosa significa tutto questo? Che, come anticipato, nessuna ruspa entrerà in azione lungo viale Varese prima della seconda metà 2017 (peraltro, anche se ora fosse arrivato il via libera per il nuovo parcheggio, il cantiere non sarebbe potuto partire prima di un anno almeno, per i tempi tecnici di un appalto di questo genere). A conti fatti, dunque, la sensazione è che – sebbene un po' a malincuore – il Comune punti a non azzardare un maxi intervento del quale non è convinto fino in fondo a dispetto dei molti aspetti della proposta di Majocchi giudicati positivamente. Realizzare o meno l'autosilo, con una risposta definitiva, sarà un'incombenza del prossimo sindaco, che sia ancora Mario Lucini oppure qualcun altro.