Butti: "Como senza strategia da 15 anni". Poi annuncia: "Divento papà"
E' iniziato con un annuncio a sorpresa il convegno organizzato dall'associazione "Costruiamo" presieduta da Luca Levrini e che oggi - per parlare della situazione attuale e delle prospettive future della città sotto l'evocativo titolo "Como stai?"...
E' iniziato con un annuncio a sorpresa il convegno organizzato dall'associazione "Costruiamo" presieduta da Luca Levrini e che oggi - per parlare della situazione attuale e delle prospettive future della città sotto l'evocativo titolo "Como stai?" - ha avuto ospiti l'ex sindaco Sergio Simone e l'ex senatore Alessio Butti, alla prima uscita pubblica dopo un paio d'anni. Proprio quest'ultimo, nel corso del primo intervento, in una sala del Casino sociale affollata, ha rivelato che "tra poco diventerò papà". "Tutti siamo utili ma nessuno è indispensabile - ha detto Butti - Io ora continuo la mia attività politica, che è una vera passione, e sto benissimo sotto l'aspetto umano. Non è un caso che mi sia sposato (il 23 marzo 2014, con Lisa Giussani presente in sala ndr) e che dopo 20 anni in Parlamento e a 49 anni sia molto felice perché divento papà".
Prima di questo piccolo colpo di scena, l'ex senatore - ora dirigente di Fratelli d'Italia - aveva parlato della città. E non ha risparmiato critiche, non soltanto agli ultimi 3 anni a guida centrosinistra ma anche al decennio precedente con il centrodestra al governo.
"Oggi vedo una città con potenzialità straordinarie - ha affermato Butti - che per mille motivi è piegata su se stessa anche se con questo non voglio criticare questa o le precedenti amministrazioni pur risultando evidente che qualche errore è stato commesso. Personalmente, credo di aver dato parecchio per Como e il suo territorio e qualche risultato è arrivato. Ho sempre pensato che l'uomo dovesse essere al centro di tutto e non il contrario, ma vedo che ultimamente questa è una filosofia un po' smarrita. Vedo una città con poche idee e quelle poche idee sono raffazzonate. Ma la comunità, però, vive questo stesso problema da 15 anni, non soltanto oggi: mancano sempre una progettualità e una regia che determinino le prospettive di Como, sia sotto il profilo sociale sia sotto quello economico".