Attualità

La takahashia japonica invade anche Como e provincia

Cosa bisogna fare se si vedono sulle piante questi strani insetti (che non sono pericolosi per l'uomo e per gli animali)

Foto dal portale di Regione Lombardia

La takahashia japonica torna a infestare gli alberi e le piante di Como e provincia. Questi strani insetti avvolgono i rami in una sorta di “merletti” bianchi e divorano le piante. 

Da anni questo insetto ha fatto ingresso anche nei nostri territori e non avendo trovato un antagonista naturale continua a proliferare. Un insetto che è arrivato in Italia alcuni anni fa, e dopo essersi diffuso soprattutto nelle zone dell'aeroporto di Malpensa e nelle cittadine di Legnano e di Cerro Maggiore, nel Milanese, da anni si è  ambientato perfettamente prima a Monza e in Brianza e ora, come riportato anche sulla pagina di Regione Lombardia, anche a Como e provincia. Non è pericoloso per l’uomo e per gli animali e si nutre della linfa delle piante sulle quali ha attecchito.

"La Takahashia japonica, scrivono dalla Regione, è una cocciniglia di origine asiatica, descritta per la prima volta su alberi di gelso in Giappone e diffusa anche in Cina, Corea del Sud e India. In Europa è stata segnalata per la prima volta in un parco comunale nel 2017 a Cerro Maggiore (provincia di Milano) su rami di Liquidambar styraciflua, ma è presente anche in altri comuni in provincia di Milano, Varese, Monza Brianza e Como".

La takahashia japonica a Como

Anche in redazione sono arrivate diverse segnalazioni in merito. La takahashia japonica sarebbe stata vista da un nostro lettore anche su uno degli gelsi accanto al Broletto in piazza Grimaldi.

Dalle prime osservazioni condotte in Lombardia l’insetto compie una sola generazione all’anno. In primavera, verso fine aprile inizio maggio, le femmine adulte producono i caratteristici ovisacchi. A fine maggio le neanidi escono dalle uova e migrano verso le foglie posizionandosi sulla pagina inferiore ove, con l’apparato pungente-succhiante, si alimentano della linfa rimanendovi fino al mese di ottobre epoca in cui ritornano sui rami per svernare continuando a nutrirsi della linfa.

Il Servizio Fitosanitario Regionale sta monitorando il comportamento di questo insetto di nuova introduzione per verificarne ospiti e danni. Per informazioni consultate la pagina della Regione a questo link.

Per informazioni infofito@regione.lombardia.it.


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