Coronavirus

Festa in Svizzera, tanti ticinesi a Como: ma chi di loro ha fatto tampone o quarantena?

Fino al 15 maggio le regole per l'ingresso in Italia sono chiare

In occasione della festività svizzera dell'ascensione numerosi ticinesi hanno visitato Como. Non è un caso che durante la mattina del 13 maggio le strade del centro storico sono apparse più vive del solito per essere giovedì. Diversi negozianti e baristi della città murata hanno confermato che tra i loro clienti ci sono stati diversi ticinesi. ma quanti di loro hanno rispettato le norme anti-covid sugli spostamenti in ingresso in Italia?
La Svizzera rientra nel cosiddetto "Elenco C" nel quale il Ministero della Salute annovera tutti i Paesi per i quali vigono determinate regole. Stando all'ordinanza minesteriale del 16 aprile 2021, chiunque provenga da uno di questi Paesi dopo avervi soggiornato o transitato negli ultimi 14 giorni "deve essersi  sottoposto nelle  quarantotto  ore  antecedenti  all'ingresso   nel   territorio nazionale ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi  per mezzo di tampone". Inoltre nel caso di permanenza prolungata su suolo italiano va comunicato l'indirizzo al quale si intende effettuare il periodo d'isolamento fiduciario.
A queste regole sono previste alcune deroghe. I presupposti per tali deroghe contemplano in generale motivi di salute, urgenza e necessità. Insomma, la passeggiatina sul lungolago non rientra certo tra le motivazioni che ammettono deroghe. Difficile, però, credere che ogni ticinese che era a Como nella mattinata del 13 maggio 2021 abbia effettuato un tampone entro le 48 ore precedenti (il cui risultato, ovviamente, deve essere negativo).


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